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Savarin di risotto alla formaggella di pecora, avvolto nel prosciutto d´oca, con ragù di rigaglie d´oca al tartufo di pineta, salsa al Fortana
di: iglescorelli
Ingredienti per
4
persone
Procedimento
1. |
Preparare l'oca, smontando i petti e le cosce. Conservarne tutte le parti. La carcassa verrà utilizzata per la preparazione del fondo d'oca; testa, zampe e cosce serviranno per la preparazione del brodo; dalla pelle si ricaverà il grasso d'oca, facendola cuocere lentamente in un pentolino con un mestolo d'acqua, dopo averla tagliata a quadratini.
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2. |
Preparazione del ragù:
Pulire, lavare e tagliare a pezzetti le rigaglie d'oca e il petto, tenendo ciascuna parte separata. Rosolare nel grasso d'oca il misto di sedano, carota e cipolla tritati finemente, aggiungere prima le budelline, poi il petto d'oca seguito dai rognoncini, dal cuore e infine dal fegato. A rosolatura ultimata, bagnare con il Marsala e fare evaporare a fiamma vivace. Abbassare la fiamma e unire il fondo. Fare asciugare un poco il liquido, aggiungere il brodo e cuocere a fiamma bassissima per circa un'ora (il fegato dovrà essere completamente sciolto). Levare dal fuoco e conservare in caldo.
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3. |
Preparazione della salsa al Fortana:
Caramellare lo zucchero in una casseruolina, quando sarà bruno allungare con il vino e unire lo scalogno sbucciato e tagliato in due. Fare ridurre quasi completamente, aggiungere il fondo, il sale e il pepe e ridurre ancora della metà. Levare dal fuoco e unire il dragoncello intero. Filtrare e conservare in caldo.
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4. |
Foderare gli stampini da savarin con le fette di prosciutto d'oca e riporre in frigorifero.
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5. |
Preparazione del risotto:
Rosolare la cipolla finemente tritata nel grasso d'oca senza farla abbrustolire, aggiungere il riso e farlo tostare mescolando in continuazione. Bagnare con il vino rosso, lasciare evaporare e proseguire la cottura con successive aggiunte di brodo. Dovrà risultare quasi all'onda, perché l'aggiunta del formaggio lo renderà più compatto. Levare dal fuoco e mantecare con la formaggella (che non deve mai cuocere, perché "fa l'olio") tritata finissimamente con il coltello. Riempire gli stampini con il risotto e lasciar riposare per qualche minuto, in modo da sciogliere il grasso del prosciutto.
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6. |
Versare un paio di cucchiai di ragù nelle fondine individuali, sformare il savarin al centro del piatto. Colmare il foro con la salsa al Fortana. Completare con un filo d'olio e le lamelle di tartufo.
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Note / consigli
Questa ricetta dal sapore complesso e intenso offre un´interessante panoramica dei prodotti tipici del ferrarese. Il riso, di ottima qualità, è coltivato nei pressi di Iolanda di Savoia. L´impiego dell´oca è frequente nella cucina ferrarese tradizionale, ma è un´eredità che deriva, sin da tempi remoti, dall´integrazione della comunità ebraica nella cultura locale.
Il tartufo bianco di pineta risulta più "aggressivo" rispetto a quello d´Alba. In questo piatto il suo aroma deciso completa, senza sovrastare né soccombere, l´intensità del sapore del ragù di rigaglie d´oca.
La salsa al Fortana, il vino rosso DOC del Bosco Eliceo, serve per rinfrescare con una nota acidula il sapore contemporaneamente dolce e pungente del piatto e per contrastare la sensazione "grassa" che lo caratterizza.
Caratteristiche
Tempo di preparazione |
60 minuti |
Portata |
piatti asciutti
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Origine |
Italia |
Stagionalità |
primavera |
Tipo di preparazione |
padella |
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